Firenze
Bed&Breakfast Firenze
Chiudete gli occhi nel caso siate troppo sensibili al regno della bellezza.
Per chi non ha mai sentito parlare della sindrome di Stendhal, resterebbe scioccato dalla bellezza e concentrazione di creatività urbana e artistica concentrata a Firenze. Non è uno scherzo: nel periodo romantico, esattamente nel 1817, dopo la visita alla basilica di Santa Croce, fu proprio Stendhal a scrivere di questa sindrome che colpisce i visitatori a causa dell’estasi dell’arte, creando confusione e alterazione cardiaca.
Così diceva Stendhal ” Uscito da Santa Croce, il cuore mi palpitava forte, la vita si era spenta e vagavo con la paura di cadere”. Non è casuale che questo fenomeno sia legato a questa città così ricca di presenze cristalline d’importanza artistica. Se pensiamo all’antichità, il fiorino d’oro, moneta fiorentina, dominò per circa due secoli. Qui nacque il rinascimento e si disegnò l’ingranaggio della cultura moderna. Per le sue strade camminò una nuova generazione dove s’incontrarono i talenti più straordinari della storia. Da Giotto ad Alberti fino a Leonardo da Vinci e Michelangelo. Questa città è stato il diapason della creazione.
Se pensate che qui ci si debba tenere per mano e non perdere d’occhio la mappa, vi sbagliate. Bisognerebbe imparare da Walter Benjamin, che sosteneva quanto poco importasse sapersi orientare in una città, al contrario però, perdersi in una città come ci si perde in un bosco richiede un apprendimento. Solo così si potrebbero cogliere le sfumature che sfuggono al viaggiatore distratto. Così dopo esserci persi sul lungo Arno o passeggiando ai giardini di Boboli, camminiamo verso la Piazza della Signoria per mescolarci con la virilità delle statue , con le sculture che testimoniano la volubilità e la potenza della famiglia medicea.
Mentre attendiamo per entrare nella galleria degli Uffizi, passano distratte due turiste che cercano il ponte vecchio , e saremmo tentati a spedirle altrove, lontane da quel piccolo gioiellino storico ed oggi ultramondano. Che voglia di sedersi in un angolino di quel locale e degustare un ottimo vino rosso e magari della carne al sangue; se ci sono luoghi spettacolari a Firenze quelli sono i mercati. Bisogna passare a fianco dei macellai , dei fruttivendoli, e i negozi di pasta fresca, per percepire il carattere di questi toscani: socievoli, ironici, amanti della bellezza fino ad avere un senso dell’estetica innegabile.