Alcuni B&B stanno implementando mini spa per arricchire l’offerta di servizi rivolta alla clientela, conferendo ulteriore prestigio e attrattiva alla struttura. Le realizzazioni sono personalizzate e adattate alle preferenze dei gestori del B&B, che possono scegliere tra una vasta gamma di soluzioni.
Oltre all’aspetto funzionale, è essenziale sottolineare il miglioramento estetico del B&B per ottenere un risultato finale accattivante e suggestivo, contribuendo a creare un ambiente di “total look”. Nei paragrafi seguenti, esamineremo cosa è necessario sapere per aprire una mini spa in un B&B, compresi i costi degli impianti e della manutenzione, le normative e le modalità di gestione per strutture con e senza partita IVA.
Costi degli impianti e di manutenzione delle mini spa nei B&B
Valutare i costi di una mini spa in un B&B è complesso a causa di diverse variabili. È necessario considerare la dimensione e l’ubicazione dei locali, i costi di ristrutturazione, l’acquisto di macchinari e attrezzature, il numero di dipendenti necessari e i costi delle consulenze professionali.
In generale, l’apertura di un centro benessere orientato alle discipline olistiche ha un costo inferiore rispetto a una spa completa. I costi specifici variano per la zona beauty, la zona relax e gli ambienti dedicati ai personal trainer.
Agli impianti e alla manutenzione si aggiungono le spese burocratiche, le utenze e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature. La manutenzione è essenziale per garantire il perfetto funzionamento delle attrezzature nel tempo.
Iter burocratico per aprire una mini spa in un B&B
Per aprire una mini spa in un B&B, è necessario ottenere la licenza del centro estetico presso il Comune di residenza. L’agibilità dei locali richiede il nulla-osta sanitario rilasciato dall’ASL dopo le verifiche del Catasto. Inoltre, i centri di estetica necessitano della licenza di estetista ottenibile presso lo sportello delle Attività Produttive del Comune di residenza.
È importante documentare le competenze professionali del personale attraverso appositi diplomi rilasciati dalla Regione.
B&B con partita IVA e senza partita IVA: come funziona?
Le modalità di apertura di una mini spa in un B&B con o senza partita IVA sono simili, ma cambia l’iter burocratico. I B&B gestiti in modo imprenditoriale richiedono la partita IVA, l’iscrizione alla gestione commercianti INPS, l’iscrizione alla CCIAA e il pagamento dei contributi INPS.
I B&B senza partita IVA devono rispettare la saltuarietà delle prestazioni di servizio e l’assenza di mezzi organizzati. In tal caso, alcune regioni impongono l’interruzione del servizio per un numero specifico di giorni all’anno.
Il B&B con partita IVA ha meno vincoli sul numero di posti letto e può offrire servizi in modo continuativo. Il regime forfettario è spesso la scelta fiscale più conveniente.
I B&B senza partita IVA devono interrompere l’erogazione di tutti i servizi per rispettare i requisiti regionali, comportando una maggiore manutenzione delle attrezzature inutilizzate per un periodo determinato. Inoltre, la gestione non professionale di un B&B senza partita IVA potrebbe essere incompatibile con l’offerta di una mini spa considerata un “mezzo organizzato”.