Scopriamo Siena

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Per conoscere meglio Siena potrete iniziare da Piazza del Campo, la cui forma a conchiglia le conferisce un aspetto singolare; questa è teatro del Palio di Siena che si svolge in luglio e in agosto, ogni anno, e che si dice risalga addirittura al seicento.

Prenotare un hotel a Siena è facile e semplice e una volta fatto potrete partire alla scoperta della città.

Il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia

Una delle migliori esperienze da fare a Siena è quella di godersi la vista della città dall’alto, salendo sulla mitica Torre Del Mangia – una scalata di ben 500 gradini per 88 metri di altezza! -:regalandovi una vista mozzafiato.

Il campanile prende il nome da “Mangiaguadagni” – al secolo Giovanni da Duccio -, primo custode che sperperava tutti i propri introiti nelle osterie cittadine. Questa è talmente bella e famosa da essere stata replicata o, comunque, presa come spunto per numerosi edifici sparsi per il mondo.

La sommità alloggia le campane del Comune, che scandiscono non solo tempi di carattere religioso ma anche civile. Sempre per renderlo un utile strumento per i cittadini, sull aparte inferiore è stato apposto un grande orologio.

Per salirvi bisogna raggiungere Palazzo Pubblico – il quale ospita gli uffici del Comune – caratteristico per il suo colore rosso e attraversare il cortile interno, da cui si accede anche al Museo Civico.

Il Palazzo è annoverato tra i più bei palazzi civili della penisola e si attribuisce al “Governo dei nove“. Tanta è la maestosità che, anni or sono, venne emanato un editto con cui si vietava la costruzione di ulteriori palazzi che fosse più belli e più grandi di questo dovendo rispettarne, anzi, lo stile.

 

Mangiare e bere

Terminata questa prima tappa, perché non rilassarsi per le viuzze di Siena, con una gustosa merende magari in una delle antiche pasticcerie della città?

Le specialità enogastronomiche abbondano e molte di queste sono un’eredità antica, che si tramanda da centinaia di anni: dal panpepato ai ricciarelli, passando per i cantucci e i brigidini che potrete accompagnare con un cappuccino oppure con un ottimo bicchiere di vin santo.

Per chi, invece, volesse godersi un bel pranzo o restarvi a cena, non potrebbe non assaggiare pici, crostini, salumi e cacciagione ma anche ribollita, pecorino… da annaffiare con del buon vino che, senza dubbio, non ha bisogno di presentazioni: Chianti, Brunello di Montalcino, Montepulciano e Vernaccia di San Gimignano.

Il Duomo e la Cattedrale

Appagati i sensi, si potrà proseguire percorrendo via Pellegrini fino ad arrivare al Duomo: superba cattedrale rimasta incompiuta di carattere romanico-gotico italiano. Dedicata a Santa Maria Assunta, trattasi di un’opera enorme e monumentale, con la sua facciata di marmo bianco con qualche decorazione in rosso di Siena e serpentino di Prato e suddivisa in due metà, in orizzontale.

Non solo l’esterno, bensì anche l’interno della Chiesa lascia a bocca aperta: qui si segnalano il Battistero di San Giovanni, la celeberrima Libreria Piccolomini (sede di 4 sculture di Michelangelo Buonarroti, un affresco del Pinturicchio e sull’altare la Madonna col Bambino realizzata da Jacopo della Quercia) con l’omonima Cappella, il Pulpito ma anche il pavimento, anch’esso in marmo (istoriato) su cui sono raffigurati simboli esoterici e storie religiose

Particolare è la storia della Cattedrale e del Duomo, stante l’intenzione di costruirne uno nuovo che, tuttavia, fu abbandonato a inizio dei lavori e di cui resta però un’opera monumentale: il cosiddetto “Facciatone“.

Il Palio

Siena non si caratterizza solo per i suoi monumenti, che qui son stati appena accennati, ma anche per altre due cose, almeno: il Palio che si svolge ogni anno, il 2 luglio e il 16 agosto.

Non è una semplice “festa” e prevede la corsa di dieci contrade su diciassette, su altrettanti cavalli montati “a pelo” – cioè senza sella – dai fantini.  Questa corsa pare abbia avuto origine almeno nel seicento e perdura nonostante le eccezioni sollevate a difesa degli animali. Singolare è che il vero protagonista è, appunto, il cavallo il quale porta a vittoria la contrada anche senza cavaliere.

Da non disdegnare, infine, la natura circostante: le “crete senesi” che offrono scenari da fiaba e ben si prestano a passeggiate, escursioni e allegri pic-nic.

 

 

 

 

 

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