Mantova (Mantua in latino e Màntua in dialetto) è un comune italiano con una popolazione di 48 694 abitanti. È il capoluogo dell’omonima provincia in Lombardia.
Dal luglio 2008, Mantova è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO insieme a Sabbioneta. Entrambe le città condividono l’eredità lasciata dai Gonzaga e sono considerate due dei principali centri del Rinascimento italiano ed europeo.
Mantova ha avuto un ruolo significativo come capitale del marchesato e successivamente del ducato omonimo. Oggi è rappresentata tra le quattordici città nobili del Vittoriano, simboleggiando la “madre nobile” e prefigurando la successiva monarchia sabauda e l’unità d’Italia.
Nel 2016, Mantova è stata insignita del titolo di capitale italiana della cultura dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Nel 2017, insieme alle province di Bergamo, Brescia e Cremona, è stata premiata come Regione Europea della Gastronomia con il nome di Lombardia Orientale. Nel 2019, Mantova è stata nominata città europea dello sport.
Mantova è l’unica città a essere presente sulla piattaforma Google Arts & Culture come un museo urbano diffuso, con oltre 1.000 opere d’arte digitalizzate e 40 mostre virtuali in 8 diversi musei.
Inoltre, secondo il rapporto “Ecosistema Urbano 2017” di Legambiente, Mantova è stata classificata al primo posto tra le migliori città italiane per la qualità dell’ambiente e della vita.
Geografia fisica
Mantova si trova nella parte sud-orientale della Lombardia, non lontano dal lago di Garda e dai confini con le regioni Veneto ed Emilia-Romagna. Le città di riferimento più vicine sono Verona, situata a 40 km a nord-est, Brescia, a 70 km a nord-ovest, e Modena, a 65 km a sud.
Territorio
Nel XII secolo, l’architetto e ingegnere idraulico Alberto Pitentino progettò un sistema di difesa per la città su richiesta del Comune. Questo sistema coinvolgeva il fiume Mincio e creava quattro specchi d’acqua che circondavano completamente il centro abitato, formando quattro laghi: Superiore, di Mezzo, Inferiore e Paiolo. Di conseguenza, Mantova era praticamente un’isola.
Per accedere alla campagna circostante, si poteva attraversare due ponti ancora esistenti: il Ponte dei Mulini e il Ponte di San Giorgio.
Durante l’era comunale, venne scavato il Rio, un canale che divide la città a metà e collega il lago Inferiore con quello Superiore. Furono costruite anche altre dighe e chiuse per difendersi dalle acque.
Nel XVII secolo, un’importante inondazione causò un rapido declino. Il Mincio, trasportando sedimenti solidi, trasformò i laghi in paludi malsane che limitarono ulteriori sviluppi. In risposta a ciò, il lago Paiolo a sud fu prosciugato, rendendo Mantova una sorta di penisola circondata dall’acqua solo su tre lati, come si presenta ancora oggi.
Ci sono quindi tre laghi artificiali all’interno dell’ansa del fiume Mincio che conferiscono a Mantova una caratteristica unica, quasi magica, apparendo come una città nata dall’acqua. Nel 1984 è stato istituito il Parco del Mincio, di cui il territorio di Mantova fa parte.
Flora e fauna
La flora e la fauna del territorio di Mantova sono strettamente legate alla presenza dei laghi e delle acque circostanti. Nei laghi mantovani si possono trovare fiori di loto (Nelumbo nucifera), originari del Sud-Est asiatico. Sul lago Superiore, è visibile l’isola galleggiante dei fiori di loto, con la loro spettacolare fioritura tra luglio e settembre. Sebbene siano belli, sono considerati una specie invasiva che richiede interventi periodici per mantenerne l’integrità.
Sono stati introdotti in Italia nel 1914 dai padri Saveriani di Parma, che volevano utilizzare i rizomi per scopi alimentari. Nonostante l’intento originale, essi si sono diffusi nei laghi. Il paesaggio surreale creato dalla distesa di fiori di loto ha dato origine anche a una leggenda locale sulla loro nascita. Si racconta che un giovane viaggiatore, innamoratosi di una ragazza dall’aspetto simile ai fiori di loto, gettò i semi nel lago di Mantova per mantenerne vivo il ricordo.
Nel territorio acquatico dei laghi sono presenti anche specie autoctone come la castagna d’acqua (Trapa natans), con i suoi frutti commestibili a forma di piramide, il ranuncolo d’acqua (Nuphar luteum) con i suoi fiori gialli, e le ninfee bianche che formano gruppi insieme ad altre piante acquatiche.
Lungo le sponde si trovano canne palustri, salici piangenti, cariceti e l’ibisco di palude, un’altra specie autoctona e rara che si trova solo nelle Valli del Mincio e in alcune regioni della Toscana, Friuli e Veneto.
Gli uccelli sono rappresentativi della fauna della zona palustre e dei canneti. L’airone rosso, le gallinelle d’acqua, le folaghe e altri uccelli acquatici utilizzano il lago per nidificare e cercare cibo. La fauna aviaria è particolarmente presente nelle aree limitrofe alla città di Mantova.
Stemma del comune
I simboli di Mantova sono interessanti perché la città è considerata ghibellina, ma lo stemma è tipicamente guelfo, come quelli di Milano o Genova.
Blasonatura dello stemma
Lo stemma di Mantova è descritto come uno scudo d’argento con una croce piena di colore rosso, affiancata a destra dalla testa di Virgilio, posta di fronte e avvolta da una corona di alloro. Lo stemma è accompagnato dagli ornamenti esteriori di una città.
Blasonatura del gonfalone
Il gonfalone di Mantova è un drappo bianco con un bordo rosso, con al centro lo stemma del comune e l’iscrizione “Città di Mantova” in oro.
Onorificenze
Mantova è stata insignita del titolo di città fin dall’antichità, confermato con un decreto imperiale il 24 aprile 1815.
Inoltre, Mantova è la 26ª città tra le 27 città decorate con la Medaglia d’Oro come “Benemerite del Risorgimento Nazionale” per le azioni patriottiche compiute durante il periodo del Risorgimento, dal 1848 al 1918.
La città ha anche ricevuto la Medaglia di Bronzo al Merito Civile il 31 marzo 2005 per l’azione meritoria svolta dalla popolazione a favore dei soldati italiani e alleati imprigionati nei campi di concentramento tedeschi durante il periodo 1943-1945.
Queste onorificenze riconoscono il ruolo significativo di Mantova nella storia nazionale e la dedizione della sua popolazione per la causa della libertà e dell’umanità.