Potenza
Potenza …degli sguardi .
Facciamo un gioco: se vi dico amaro Lucano, a cosa pensate? E se vi proponessi di soggiornare in un bed and breakfast 3 stelle a Potenza, in zona centrale, dove è possibile uscire dopo una buona colazione e uno sguardo al panorama da quel pendio così selvaggio e speciale… non ci fareste un pensierino?
Potenza, capoluogo della Basilicata si erge elegantemente su un pendio appenninico, nella valle del fiume Basento. Il suo volto medievale nasconde a tratti le presenze romane, dovute a un passato coloniale dell’impero romano.
Facciamo due passi, se mi reggi il cappello per un istante riesco a scattare anche due foto. Posiziònati lì, sì proprio nel centro della Piazza Matteotti, stai fermo, come se fossi al centro del cuore antico, così riesco a fotografare anche parte di quella strada che sembra un ponte. Cos’è?
È via Pretoria, non puoi non notarla, collega i due lati della città ed è “azzardata” per chi ama fare shopping e passeggiate… potreste ritrovarvi a non uscire più dalla città da quanto vi piace. Ma se la percorriamo fino in fondo possiamo arrivare fino a Piazza M. Pagano e vedere la Chiesa di S.Francesco. Non confonderti…qui le epoche s’intrecciano e si sovrappongono, vedi ? Ad esempio questa chiesa che nasce intorno al 1220 si trova con un campanile e un portale del XV secolo.
Già, è vero! Anche il Duomo, ricostruito nel 700 nasce in realtà come costruzione duecentesca. Ma il castello medievale però…resta quasi intatto. Pensi che se andassimo a Villa Romana di Malvaccaro incontreremmo solo archeologi interessati al sito o potremmo divertirci curiosando tra reperti dei quali non sappiamo distinguere l’epoca?
Penso che staresti bene con quel vestito che s’intona ai colori dei mosaici da poco rinvenuti…e sembreremmo come una delle tante tessere di questo mosaico universale, non trovi?
Ho quasi fame e tu?
Ho prenotato in uno di quei localini in centro; fanno una pasta fatta in casa che sembra una favola : “gli strascinati” e poi si mangia agnello e capretto e …tutto farcito con interiora tipiche della Basilicata come gli “gnumiriddu”.
Che nomi buffi !
Beh …non dirai la stessa cosa dopo averli assaggiati e magari accompagnati con un calice di Aglianico con il suo gusto possente e rotondo. Dimenticavo la Malvasia , a te che piacciono tanto le cose dolci.
A saperlo prima saremmo potuti venire alla ” Sfilata dei Turchi” per la Sagra di San Gerardo, alla fine di maggio, si racconta che sia un tuffo in un’altra dimensione storica.
Già…potenza degli sguardi .