L'Aquila
Bed and Breakfast L’Aquila
Qui la natura è stata clemente, così, fino a pochi mesi fa, avremmo potuto dire, disegnando un quadro preciso delle bellezze storiche e artistiche di questa terra che sembra nascondere tesori nelle proprie rocce.
Dopo il terribile terremoto che ha colpito la città dell’Aquila nel mese di aprile e che vede coinvolti ancora le squadre d’aiuto, della città dell’Aquila abbiamo ancora alcuni segni tangibili, di strutture storiche che dovranno essere in parte ristrutturate e recuperate.
Mentre le strutture ricettive che sono pronte ad accogliere i turisti a tutti gli effetti, l’ultimo G8, sembra averne dato dimostrazione, nonostante abbia piuttosto aver provocato l’effetto “palinsesto televisivo”, il danno artistico e storico non è calcolabile, come non è possibile tracciare una visita guidata dei monumenti restanti.
Ma quest’aria al momento è sempre più visitata, come un percorso di curiosità e coscienza delle bellezze naturalistiche che l’Italia ci offre. L’entroterra abruzzese nasce sulle sponde del fiume Aterno, circondato dalla catena del Gran Sasso e dalle cime del Velino-Sirente: questo panorama così suggestivo suggerisce una potenza della natura e una bellezza incontaminata che lascia pensare alle possibilità di sviluppo e turismo quest’area può offrire.
Per una memoria e per una guida fervida su ciò che abbiamo di fronte e ciò che potremmo avere, ora faremo un gioco. Faremo una visita guidata virtuale in una città che sta tornando a se stessa..questa sarà per voi come una mappa della memoria, una cartografia dell’anima, di un luogo che potete a metà visitare e a metà immaginare:
“La città è una scacchiera e forse voi siete le dame e i cavalieri, la sua figura così cruda, nuda e semplice ma anche rigorosa ricordano l’efficienza romana e la funzionalità delle loro architetture; le strade principali ( Corso Vittorio Emanuele e via San Bernardino) portano alla basilica di San Bernardino. Questa zona è stata rinominata come i Quattro Cantoni, un luogo tipico per l’incontro cittadino. Uscite dall’incrocio: ecco quello che vedete è il Duomo, una struttura che nasconde un’anima duecentesca sotto il manto dello stile neoclassico. Proseguiamo verso il Castello cinquecentesco e l’immenso parco.
Ora ammirate un oasi reale: il Gran Sasso.
Poi i viali alberati, fino ad arrivare alla basilica in stile romanico-gotico e la sua facciata preziosa di conci rosa e bianchi e rosoni grandi. Se riuscite ad arrivare per la fine di agosto ( 28 e 29 agosto) il paese vi accoglie con la Perdonanza Celestiniana, festa religiosa che si celebra ogni anno con concerti e rievocazioni storiche.