“μετέωρον”, metéoron: cielo stellato, appunto. Questo il nome con cui una delle tradizioni attribuisce a Ottaviano Augusto l’aver ribattezzato Matera; dopo che l’esercito romano la distrusse, l’imperatore volle fortemente ricostruire la civitas.
Il cronista Eustachio Verricelli, nel 1595, descrisse l’emozione indimenticabile delle fiammelle poste innanzi a ogni soglia, usanza che affonda nella notte dei tempi e che lo colpì a tal punto da spingerlo a narrare che “Qua le stelle stan sotto i piedi e non sopra la testa!”.
Fantastica realtà o reale fantasia: Matera è esattamente questo. Connubio perfetto di sogno e magia che si può vivere nella quotidiana e straordinaria unicità del suo gioiello più prezioso: i Sassi.